Certificazioni VMware: come orientarsi
Sempre più tecnici IT rivolgono la propria attenzione al mondo delle certificazioni VMware, questo lo vediamo sia come test center Pearson Vue che come società di formazione. L’interesse è dettato da due fattori principali strettamente collegati:
- diffusione della tecnologia VMware
- valore occupazionale della certificazione
In qualità di partner VMware Academy uno dei primi compiti di eForHum è divulgativo e di orientamento, supportando le persone nel processo di avvicinamento al mondo VMware accompagnandole nella scelta del percorso formativo più coerente con la propria esigenza professionale. Come spesso infatti accade il primo impatto con un nuovo contesto di certificazione può essere disorientante e la raccolta delle informazioni non sempre agevole.
Alcune linee guida per orientarsi quindi nel mondo delle certificazioni VMware. Il modo più semplice per orientarsi è partire dal tipo di tecnologia che interessa approfondire. VMware propone 5 percorsi di certificazione o specializzazioni:
- data center virtualization
- cloud
- end user
- network virtualization
- cloud application platform.
Le prime 3 specializzazioni sono le più mature e diffuse e tra queste è sicuramente la certificazione data center quella centrale.
E’ infatti dal punto di vista della strategia commerciale VMware il punto di entrata sul mercato ICT in quanto ad essa sono associati i maggiori vantaggi di business in termini di ottimizzazione di risorse, vantaggio competitivo, risposta alle sfide di business, ovvero i vantaggi centrali per i player aziendali più importanti per una penetrazione della tecnologia sul mercato.
Concentriamo pertanto su queste prime tre specializzazioni la nostra attenzione notando che ciascuna di esse è divisa in 4 livelli di difficoltà:
- Associate
- Professional
- Advanced Professional
- Expert
Attualmente il livello Professional è il più diffuso e importante. E’ la certificazione infatti che ci si può aspettare da un sistemista specializzato in ambito virtualizzazione così come almeno la diffusissima certificazione CCNA è la certificazione che ci si può aspettare da un sistemista di rete con solide competenze. D’altra parte attualmente la certificazione VMware VCP, in rapida diffusione per il suo valore aziendale – tema che sarà oggetto di un prossimo articolo – è posseduta ancora da pochi tecnici in Italia se paragonata alla certificazione CCNA ed è pertanto maggiormente distintiva per un sistemista.
Solo di recente infatti VMware ha introdotto la certificazione di livello Associate, che sta attualmente promuovendo in modo molto forte ma che a tutt’oggi si posizione su profili entry level ed è tecnicamente di livello molto introduttivo, sprovvista di pratica e laboratori e che nella strategia VMware rappresenta la certificazione che fornisce una visione introduttiva al mondo VMware e che permette anche ad un IT manager di sostenere una conversazione (con un sales, con un tecnico specializzato o con un cliente) ad esempio sul tema data center virtualization senza però essere in grado di utilizzare un prodotto specifico.
I livelli Advance e Expert sono per ora relativamente poco diffusi ed è prevedibile che diventeranno più diffusi nell’arco di un paio di anni non appena la tecnologia si diffonderà in modo più completo ed il numero dei player e della richiesta connessa a servizi cloud e di end-user virtualization aumenteranno.
Diverso è il discorso che riguarda i ruoli professionali. VMWare propone anche una distinzione in base ad essi Administrato, Engineer, Architect, Developer, Governance/Operator. Pur utile per capire la distinzione di ruoli, la categorizzazione risulta ininfluente rispetto al percorso di scelta iniziale.